L’Arcidiocesi di Palermo, partner istituzionale del percorso “Dall’Agorà alla Polis. Stop Emergenza Minori? Si prendono la parola Genitori, Ragazzi e Ragazze, Bambine e Bambini, Docenti, Servizi, Ordini Professionali, Amministratori”, ha partecipato all’incontro inaugurale promosso dal Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Palermo.L’iniziativa apre un percorso di appuntamenti per tutto il mese di novembre 2025, dedicato al tema della tutela e della partecipazione dei minori.
Ogni Comunità, in questo momento storico, si ritrova a prendere atto di condotte disadattive che fanno riferimento ai Minori, siano essi “vittime” o “carnefici”; tali condotte, a volte, diventano addirittura reati. Il disorientamento che accompagna le Istituzioni preposte alla gestione di questi comportamenti, in modi diversi e, ancor prima, per i differenti obiettivi statutari, dà vita al tentativo di riparare il danno sul piano sociale, individuale e delle Reti, più o meno
operative. Ciò costituisce il tentativo deterrente di un’azione corale di Comunità: proliferano Reti di ogni tipo, patti, sovrapposizioni di interventi con compiti e obiettivi ben delineati, ma spesso privi di una visione comune e di un prospetto univoco che dovrebbe orientare la condivisione di questi obiettivi.
Ecco allora che risulta impossibile governare fattivamente quella complessità di problematiche che dà vita all’”Emergenza Minori”.
operative. Ciò costituisce il tentativo deterrente di un’azione corale di Comunità: proliferano Reti di ogni tipo, patti, sovrapposizioni di interventi con compiti e obiettivi ben delineati, ma spesso privi di una visione comune e di un prospetto univoco che dovrebbe orientare la condivisione di questi obiettivi.
Ecco allora che risulta impossibile governare fattivamente quella complessità di problematiche che dà vita all’”Emergenza Minori”.
Nel mese di novembre, il Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Palermo, dopo un’analisi articolata di tale Emergenza ha voluto promuovere una visione corale per la presa in carico di tale emergenza, tradotta in un percorso di iniziative i cui esiti saranno consegnati all’Amministrazione, facendo leva sulla sensibilità e l’attenzione dell’Amministrazione e dell’Arcidiocesi di Palermo che da sempre rivolgono alla questione.
Si tratterà di un “disegno di Comunità” non solo ideativo, ma anche operativo, a partire da una visione che possa promuovere la presa in carico dei nostri Minori, attraverso una bussola che, al Nord, focalizzi il Minore come una condizione, un campo di relazioni con i sistemi di riferimento; che al Sud individui l’uso di un approccio di rafforzamento, di strengthening in termini di competenze, capacità, promozione di emozioni e sentimenti; che a Est identifichi gli spazi di parola creati per i Minori, senza che questi facciano paura, troppa paura, agli adulti; e che a Ovest riconosca l’ascolto come processo interattivo, e non come mero “sentire”, che fa dell’operatore solo un contenitore.
La Bussola può diventare, dunque, uno strumento che, per certi versi, orienta la visione, ma per altri ne è orientata.
Per l’Arcidiocesi sono intervenuti l’Avv. Francesco Lombardo, Referente Diocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili, e don Massimiliano Chirco, Vice Direttore della Pastorale Giovanile.

