Sorelle Diocesi

A partire dall'esperienza della Chiesa di Napoli, sette Diocesi italiane (Cassano allo Ionio, Catania, Napoli, Mantova, Palermo, Reggio Calabria e Verona) hanno dato vita a una rete di condivisione per aprirsi allo scambio di buone pratiche sul territorio e alla messa in comune di idealità e prospettive per rendere sempre più significativa e qualificata la presenza delle donne nella Chiesa. Ha così avuto inizio una sorta di sorellanza ecclesiale.

 

L'intento è di:

  • far conoscere e condividere il patrimonio di contributi religiosi, culturali e sociali delle donne all'interno delle singole Diocesi;
  • favorire l'approfondimento del testo sacro secondo una prospettiva offerta dagli studi sulle donne e dall'esegesi femminista;
  • promuovere la ricerca e lo studio attraverso adeguati corsi di formazione di teologia delle donne;
  • potenziare ministeri e servizi pastorali affidati anche ufficialmente alle donne sul territorio; la dimensione pastorale è da curare maggiormente non soltanto in relazione a un'autorità da condividere, ma anche a una ministerialità riconosciuta e valorizzata. Occorre effettuare una vera e propria verifica della presenza femminile nelle relazioni ecclesiali al fine di superare il modello clerico-centrico;
  • incrementare il dialogo interreligioso in un percorso che getti i ponti sulle altre rive del Mediterraneo con le donne di altri Paesi e culture. «La tela del Mediterraneo» dovrebbe favorire lo scambio tra donne appartenenti ad altre Chiese cristiane, religioni e spiritualità;
  • attivare pratiche e moltiplicare percorsi formativi per combattere l'emarginazione delle donne, la loro discriminazione, le violenze che subiscono, il non riconoscimento dei loro diritti, attraverso un dialogo aperto anche con le altre donne non praticanti, ma impegnate a difesa della dignità femminile;
  • coltivare e verificare a ogni livello della formazione una seria attitudine nei ministri ordinati a rapporti trasparenti, paritari e cooperativi con le donne in ambito ecclesiale e civile
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Il Vocabolario delle Donne

È un percorso comunitario per far emergere le pratiche di bene e di pace che vedono protagoniste “Le Rosalie invisibili del Mediterraneo” in occasione del 400° anniversario del Festino di Santa Rosalia nella città di Palermo; un itinerario territoriale che vede in santa Rosalia una giovane donna alla ricerca del senso profondo della propria vita, simbolo per le nostre donne di: liberazione, fragilità, coraggio, Mediterraneo. Rosalia è la santa patrona di Palermo e simbolo del Mediterraneo, dei suoi abitanti e dei nuovi cittadini migranti, del dialogo interculturale e interreligioso, della pace tra i popoli che accoglie e protegge e alla quale chiediamo di liberarci dalla nuova peste della violenza e delle guerre. “Siate mare di bene, per far fronte alle povertà di oggi con una sinergia solidale; siate porto accogliente, per abbracciare chi cerca un futuro migliore; siate faro di pace, per fendere, attraverso la cultura dell’incontro, gli abissi tenebrosi… leggi tutto

Pertanto, gli ambiti di interesse nei quali le singole Diocesi si impegnano per promuovere la corresponsabilità delle donne nella comunità ecclesiale e civile, aperte ad azioni intergenerazionali e interculturali, sono:

  • Bibbia e Teologia
  • Ministerialità e leadership
  • Mediterraneo e dialogo interreligioso
  • Territorio e storia
  • Ecologia e pace
  • Diritti e intersezionalità

Per l’Arcidiocesi di Palermo il referente è Anna Staropoli, (www.chiesadipalermo.it/sorellediocesi).

Le referenti delle atre Diocesi sorelle: Carla Bonifati (Cassano all'Ionio), Arianna Rotondo (Catania), Adriana Valerio (Napoli), Antonella Madella (Mantova), Annarita Ferrato (Reggio Calabria), Cristina Simonelli (Verona),
Vescovi: Francesco Savino (Cassano), Luigi Renna (Catania), Mimmo Battaglia (Napoli), Marco Busca (Mantova), Corrado Lorefice (Palermo), Fortunato Morrone (Reggio Calabria), Domenico Pompili (Verona) Fortunato Morrone (RC), Domenico Pompili (Vr).