Stemma

Cappello e Croce arcivescovili. Nel campo rosso le tre stelle d’oro indicano: la SS.ma Trinità; Maria SS.ma,Vergine, Madre e Discepola; l’Eucaristia, la Parola di Dio e i Poveri.
Il tempietto rappresenta la Chiesa formata da pietre vive espresse dalle colonne con le foglie verdi attorcigliate.
Il catino con l’asciugatoio indica il Servizio pastorale.
Nel campo azzurro il simbolo certosino della croce piantata sul globo terrestre, con la scritta ad indicare il supremo punto di riferimento e di salvezza nelle cangianti vicissitudini del mondo.
ELEMENTI TEOLOGICO-PASTORALI DELLO STEMMA
Tre stelle a indicare la comunione trinitaria, fonte della testimonianza cristiana; la Vergine Madre custode della comunione ecclesiale; le tre P, ricchezza della Chiesa eucaristica, serva e povera che condivide la gioia dell’Evangelo con gli uomini e le donne di questo nostro tempo, con un amore preferenziale per i poveri e i piccoli (cfr LG 8,3): Parola – Pane eucaristico – Poveri/Piccoli.
Una costruzione di pietre vivificate da foglie verdi: la Chiesa fatta di pietre vive compaginate dallo Spirito (1 Pt 2, 4-5).
Un catino e un asciugatoio (Gv 13, 1-17; Fil 2, 5-11; 2Cor 8, 9): il gesto di Gesù che lava i piedi agli Apostoli come richiamo ai discepoli perché non si stanchino di conformarsi nel dono estremo di sé al loro Signore.
Una croce (quella dei Certosini di S. Bruno), punto fermo in mezzo ai mutamenti del mondo e segno supremo di amore per gli uomini (Gv 13, 16). Rimanendo saldamente uniti a Cristo, si vive associati al suo mistero di salvezza, come Maria rimasta presso la Croce, unita al Figlio nella stessa offerta d’amore.
Motto: “EXEMPLUM DEDI VOBIS” (Gv 13, 15); la via della Chiesa è la via del suo Signore e Maestro che ha detto: “Vi ho dato l’esempio, affinché come ho fatto io, facciate anche voi”.
BLASONATURA DELLO STEMMA
Partito: nel I di rosso caricato nel capo da tre stelle di sei raggi, attraversato da un tempio con colonne dalle foglie verdi, sottoposto un catino con asciugatoio.
Nel II d’azzurro alla croce d’argento su globo terrestre fasciato con sottoposta lista svolazzante con scritta: “Stat Crux dum volvitur orbis”.
Lo scudo, accollato ad una croce astile d’oro a due traverse, è timbrato da un cappello di verde, con cordoni e nappe dello stesso, in numero di venti, disposte dieci per parte, in quattro ordini di 1, 2, 3, 4. Sotto lo scudo nella lista svolazzante di pergamena, il motto in lettere maiuscole: “EXEMPLUM DEDI VOBIS”.