Anno giubilare della Misericordia: un’opportunità di conversione, perdono generale e possibilità di rinnovare il rapporto con Dio e il prossimo

“Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato”. E’ quanto scrive il Santo Padre Francesco che ha indetto l’anno giubilare della Misericordia, tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti.
Nella solennità dell’Immacolata Concezione del prossimo 8 dicembre 2015, sarà aperta la Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza. La data dell’8 dicembre è carica di significato per la storia recente della Chiesa, infatti ricorda il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II.
La domenica successiva, la Terza di Avvento, si aprirà la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Successivamente, si aprirà la Porta Santa nelle altre Basiliche Papali. Nella stessa domenica in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, si aprirà per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dell’Ordinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa.