Festa di Maria SS. Addolorata al molo

Cantieri Navali
15-09-2010

    Figlie e figli miei carissimi!

    1. Ancora una volta come Padre e Pastore di questa Chiesa di Palermo giungo nel vostro ambiente di lavoro per pregare con voi la nostra Madre comune, la Vergine Maria, che oggi sosta qui in un momento alto e significativo dei festeggiamenti di Maria SS. Addolorata al Molo.
    È nostra Madre! Ci è stata donata da Gesù, suo figlio, proprio mentre egli offriva la sua vita sulla Croce, per liberarci dal peccato e dalla morte e ricondurci alla grazia e all’amicizia con il Padre. In questo drammatico momento, con grande attenzione e delicatezza nei nostri confronti, Gesù dona ciò che gli è rimasto di più prezioso, la sua Mamma, che sta accanto a lui, piangendo il dolore della sua crocifissione.
    Da quel giorno noi nasciamo come figli di Maria. Nelle lacrime versate per il suo Gesù, Maria partorisce tutti noi, e lo fa rimanendo accanto ad ogni dolore, ad ogni croce, ad ogni sofferenza.

    2. La Vergine Maria, viene oggi a farvi visita ai Cantieri Navali. So che voi attendete con trepidazione questo momento e che lo considerate un grande privilegio. Maria sa bene che qui spendete le vostre migliori energie per guadagnarvi onestamente di che vivere e così garantire il presente e l’avvenire alle vostre famiglie. Ma i vostri sforzi quotidiani e la vostra fatica sono anche quella grande sfida che realizza concretamente la vostra dignità di uomini, che vi fa crescere nel bene e nella testimonianza di lealtà, di trasparenza, di onestà, di solidarietà reciproca.
    Il lavoro, il vostro lavoro quotidiano, è quel nobile strumento con il quale potete crescere e creare futuro, per voi stessi, per la vostra famiglia, per la società intera, a vantaggio della quale rendete un servizio.

    3. Per questo motivo, carissimi fratelli e sorelle, tutti trepidiamo quando da più parti il diritto al lavoro viene fortemente compromesso se non addirittura negato. Specie in questi ultimi tempi, in particolare, vediamo ‘soffrire’ le opportunità lavorative di questi storici e gloriosi Cantieri Navali di Palermo, e ci preoccupa lo spettro di una possibile cassa integrazione di tanti operai. Si tratta di una crisi generale che investe ogni settore, ma certo contribuisce a rendere l’avvenire di tante famiglie incerto e per niente sereno.
    Come Arcivescovo, intervenendo diverse volte, anche di recente, non ho mai cessato di farmi voce delle vostre ansie e della vostra incertezza, sottolineando continuamente come sia necessario che, anche nell’ambito dell’occupazione, la dignità della persona umana vada messa al primo posto, garantita ben al di là di ogni logica di profitto.
    Auspico per questo che con urgenza si insista per un dialogo che, con concretezza e creatività, ricerchi soluzioni, che possano essere condivise da più parti. Urge pensare al futuro dei nostri Cantieri Navali sviluppando serie iniziative di ammodernamento che rechino veri benefici al settore, e possano creare opportunità di nuove commesse.
    Urge soprattutto vincere quelle inerzie e quelle contrapposizioni politico ‘ amministrative che rischiano di paralizzare il nostro presente e di ipotecare pericolosamente l’avvenire delle nuove generazioni.

    4. In questo giorno la Chiesa di Palermo fa memoria del sacerdote Padre Pino Puglisi ucciso barbaramente dalla mafia nel 1993. Egli amava ripetere: ‘Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto‘.
    Ad ognuno di noi spetta accogliere questo invito ad essere responsabili del proprio dovere, con serietà e amore. Facendo bene o-gnuno la nostra parte, ed essendo evangelicamente fedeli nel poco che ci è stato affidato, il mondo può solo migliorare, e il Regno di Dio affrettarsi a venire in mezzo a noi.
    Nel cercare di fare tutti la nostra parte, dobbiamo ricordare ciò che Maria suggerisce alla nozze di Cana: ‘Fate tutto quello che egli vi dirà’. Maria ci consegna ciò che dice il Figlio Gesù, e ci chiede di metterlo in pratica in pienezza. Il Vangelo è speranza e ci dice che solo aggrappandoci alla fede, anche nell’apparente sconfitta della quotidianità, si può giungere alla pace nel cuore e si può rinnovare l’impegno per un avvenire migliore.
    Figli carissimi, la Vergine Addolorata vi sta accanto! Accompagna i vostri sforzi e consola le vostre pene! Protegga e custodisca le vostre vite e le vostre famiglie, e pur nella contrarietà delle croci, vi aiuti a mantenervi fedeli discepoli del suo figlio Gesù.