Saluto alla Messa per il 15.mo anniversario della morte di Don Giussani e il 38.mo anniversario del riconoscimento della Fraternità di Comunione e Liberazione

Cattedrale di Palermo
24-02-2020

Eccellenza Reverendissima e, mi permetta, carissima,

a nome mio personale, di tutti gli amici di Comunione e Liberazione qui presenti, e anche di tutti coloro che questa sera non hanno potuto essere con noi, molti anche per motivi di età o di salute, desidero esprimerLe la nostra profonda gratitudine.

Le Siamo grati, Eccellenza per la sua disponibilità ad accompagnarci nel cammino proprio del carisma di Don Giussani, ma anche per la paternità con la quale guida la Chiesa di Palermo, paternità che nel tempo è andata precisandosi in un cammino comune e sempre più inclusivo, che cerca di coinvolgere un maggior numero di persone, ed in particolare quelle più distanti dalla Chiesa.

Un esempio di questo è stata l’Assemblea Diocesana da poco conclusasi. Nella Sua lettera di convocazione, ci diceva che: Se vogliamo portare avanti efficacemente quel cambiamento di mentalità essenziale per la conversione pastorale delle nostre comunità, chiamate oggi a radicarsi nel territorio e ad inculturare il Vangelo in un’epoca di eccezionale novità come la nostra, occorre che assaporiamo la fragranza delle intuizioni del Vaticano II – il Concilio nato dal cuore di Giovanni XXIII -, recepite con arguzia accrescitiva da Papa Francesco.

Desideriamo fermamente, Cara Eccellenza, essere con Lei in questo tentativo di cambiamento di mentalità, essenziale per la conversione nostra e di coloro che incontriamo! Nel suo discorso di apertura dell’Assemblea ci ricordava anche che: Noi cristiani non stiamo ‘davanti’ al mondo come giudici distaccati, ma siamo ‘nel’ mondo come compagni di via, che cercano di tendere l’orecchio ai poveri e di capire la speranza e il disagio di tutti, stando accanto a tutti”. Queste per noi tutti non sono parole vuote o buoni propositi.

Attraverso l’esperienza di Comunione e liberazione, a ciascuno di noi è accaduto o riaccaduto l’incontro totalizzante con Cristo: centro del cosmo e della storia. Tale incontro tende a generare un soggetto nuovo, che vive la memoria di Cristo e il tentativo di essere compagno di ogni uomo innanzitutto nei luoghi in cui viviamo quotidianamente: in famiglia, nel lavoro, all’Università e a scuola.

Per questo sentiamo in lei un padre e un aiuto a vivere fino in fondo ciò che ci è accaduto.

Mi permetta di accennarle, brevemente come il Movimento di Comunione e Liberazione tenta inoltre di rispondere alle tre dimensioni fondamentali della fede, cultura e carità, che Lei ha indicato come percorso per tutta la chiesa di Palermo.

Circa la Fede: Lei conosce il cammino di catechesi per adulti che tutto il movimento svolge e che chiamiamo Scuola di Comunità. Quest’anno sociale, in particolare, stiamo lavorando sul testo “Generare tracce nella storia del mondo”, che raccoglie sistematicamente il contenuto di proposta dell’esperienza cristiana concepita e vissuta secondo il carisma di don Giussani.

In merito alla Cultura: L’attività prevalente è quella svolta dal nostro Centro Culturale “Il Sentiero”, che organizza incontri pubblici su tematiche del contesto sociale e culturale in cui viviamo, in collaborazione sia con altre aggregazioni laicali diocesane che con alcune parrocchie; ed inoltre propone visite guidate alla città, per valorizzarne la sua storia e la sua radice cristiana, ancora ben radicata tra i suoi abitanti, nonché per far conoscere il suo grande patrimonio culturale e artistico; ogni anno svolgiamo anche un cineforum, per aiutare a comprender meglio il contesto culturale della nostra epoca e il contributo che l’esperienza della fede può offrire. In particolare quest’anno lo abbiamo svolto in collaborazione e nei locali della parrocchia di San Giuseppe Cafasso, la stessa ove abbiamo tenuta la mostra su papa Francesco che lei ha inaugurato.

Per quanto riguarda la Carità: Anche quest’anno la nostra comunità ha partecipato e sostenuto i due importanti e tradizionali momenti di solidarietà promossi in occasione della Giornata della Colletta alimentare a novembre e della Giornata della Raccolta del Farmaco a febbraio. Inoltre, ogni  anno  e  per  tutto  l’anno,  il  Movimento attraverso il Banco di Solidarietà organizza la raccolta di cibo e di farmaci per venire incontro alle sempre crescenti richieste di aiuto da parte di un numero sempre maggiore di famiglie in difficoltà. Ed ancora: da alcuni anni, si propone in alcune scuole il gesto del “Donacibo” che ha lo stesso scopo, ma favorisce il coinvolgimento dei più giovani.

Per ultimo desideriamo fare cenno all’esperienza di accoglienza della casa Cilla nata a Palermo per accogliere ed accompagnare i malati insieme ai loro familiari in cura presso gli ospedali cittadini. e all’esperienza di “Portofranco”, un’attività di aiuto allo studio per gli studenti della scuola media superiore che svolgiamo nei locali della parrocchia di Sant’Ernesto e di San Basilio grazie all’apporto generoso di insegnanti in servizio e in pensione , universitari e semplici volontari che in tal modo danno risposta ad un bisogno educativo sempre più crescente nella scuola italiana.

Eccellenza,
Le assicuriamo la nostra piena e completa disponibilità a condividere il cammino che ci indica ogni giorno, ad andare con Lei incontro ad ogni  persona  perché  tutti  possano  conoscere Cristo, l’Unico che può davvero rispondere al nostro desiderio di felicità e di compimento, che rende le difficoltà della vita non solo più sopportabili, ma addirittura strada verso il Bene. Come abbiamo ascoltato nel Vangelo di questa sera, siamo certi che “Tutto è possibile per chi crede”, e che il Signore compirà il cambiamento necessario in noi e intorno a noi affinché il Suo Regno venga.

Tra pochi giorni avrà inizio la Quaresima che Lei nel tradizionale messaggio alla Diocesi ha definito come “un tempo di speranza perché si semina nelle lacrime ma sempre nella certezza che abbondante sarà la gioia della mietitura e del raccolto .” E poi ha aggiunto: “Quaresima è custodia di una memoria grata che ci aiuta a trasfigurare l’oggi secondo il futuro di Dio deflagrato nella Pasqua di Cristo”: Anche noi vogliamo fare nostro questo invito cercando di attuarlo concretamente secondo le tre indicazioni che ha suggerito: ascolto della parola, celebrazione dell’Eucarestia, cura per gli ultimi.

Le chiediamo, Eccellenza, di continuare a seguirci e sostenerci. Da parte nostra, mentre Le assicuriamo  il  nostro  costante  sostegno  nella preghiera e in tutto l’aiuto che Lei riterrà di poterci chiedere, ci permettiamo di esprimere il nostro vivo desiderio di vivere una sempre più grande unità con Lei e con tutti i gruppi e le associazioni presenti nell’Arcidiocesi, esperienza che personalmente ho iniziato a conoscere e condividere con i componenti della Consulta Diocesana, unità che per altro, ci sembra di poter dire che stia già iniziando ad accadere.

Grazie, Eccellenza.