Lorefice: Preghiera all’Immacolata per mamme e donne in difficoltà

In occasione della quinta processione in onore dell’Immacolata, dal suo insediamento alla guida della diocesi, l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, rivolge a Maria una preghiera per le mamme, per le donne in difficoltà, per l’intera città. Pensa alle tante donne in trepidante attesa di una vita che sta per arrivare, ma anche a coloro che vivono una gravidanza non desiderata, perché vittime di violenze e costrizione, o di giudizio e di emarginazione.

“Ti affidiamo – ha detto Lorefice – ogni vita che si accende nel grembo di ogni donna, aiutaci a capire la bellezza della responsabilità che è legata a ogni atto di amore che è espresso con il linguaggio sessuale, ma anche le mamme che conoscono il dramma di figli che fanno uso di droghe, ingannati per mero lucro dai mercanti di morte, e quelle che conoscono il dramma della migrazione a motivo della guerra e della fame, eventi epocali generati dalle inique scelte di questo nostro mondo occidentale che esporta il falso e mortale idolo del profitto voraginoso e fomenta la cultura dello scarto e dell’odio.

Piazza San Domenico è colma di fedeli quando la splendente statua dell’Immacolata fa il suo ingresso, portata in spalla dai confrati del Porto e Riporto e accompagnata da sacerdoti, seminaristi, scout, famiglie. “A te, Maria – aggiunge Lorefice – guardano Palermo e le nostre città che, come madri, conoscono il travaglio della giustizia e del bene comune per divenire sempre più casa, ospitali per tutti, nella condivisione delle gioie e dei dolori e della costruzione della pace, città luoghi di umanità e di legalità dove tutti si realizzano nel lavoro e nella corresponsabilità”. E poi una preghiera per chi serve la città nelle diverse istituzioni e amministrazioni, “perché siano mossi esclusivamente da spirito di creativo e responsabile servizio, a partire dai più fragili e poveri” e per la Chiesa palermitana, “donale audacia di testimonianza sulle orme dei nostri grandi testimoni della fede e della carità, come i beati Giacomo Cusmano e Giuseppe Puglisi”.

Al termine, il tradizionale omaggio floreale all’Immacolata posta sulla colonna settecentesca, appena restaurata. A tenere tutti i presenti con in naso all’insù i vigili del fuoco che si arrampicano sulla lunghissima scala accompagnati da un grande applauso.