Festa della Madonna della Milicia – Saluto alla Processione

Altavilla Milicia (Pa)
08-09-2008

1. Anche quest’anno sono qui in mezzo a voi e mi è caro rivolgere un caloroso saluto al popolo dei devoti della Madonna della Milicia, nel corso di questa processione così partecipata, e che ci vede tutti in festa per cantare le lodi della Vergine Maria, nel giorno in cui la Chiesa ne celebra la Natività.
    La Liturgia ci fa considerare la Nascita di Maria come aurora che precede la venuta nel mondo del sole di giustizia, Cristo Gesù, Signore nostro.
    Dal Belvedere del Santuario abbiamo avuto tante volte l’occasione di ammirare il sorgere del sole. Ne abbiamo potuto cogliere i colori forti con i quali sembra che il cielo venga svegliato e il mare si rivesta di riflessi argentei. Ma più ancora abbiamo potuto ammirare e contemplare il graduale crescere della luce, il lento e silenzioso chiarore che si spande nel cielo, e che ci apre il cuore al nuovo giorno.
    Certo, tutto questo è stupendo! Non c’è ancora il sole che splende e scalda, eppure da ogni parte si diffonde il chiarore del giorno che nasce. E lo sguardo di contemplazione si fa respiro di eternità, e si fa lode per la bellezza del creato.

2. Carissimi fratelli e figli miei! Come l’aurora, la nascita di Maria spande la sua luce su tutto e su tutti. Il suo chiarore di santità è talmente diffuso che ai suoi piedi ci ritroviamo in tanti, uomini e donne, piccoli e grandi, giovani e meno giovani, Altavillesi e non, in comunione con i Comuni dei paesi limitrofi ‘ rappresentati dai Signori Sindaci che saluto con viva cordialità ‘ e uniti anche con i nostri parenti ed amici emigrati in terra straniera in cerca di un futuro più sicuro e sereno, per sé e per i loro figli.
    La vostra presenza così numerosa dice che ci siamo davvero tutti! Sembra che il luminoso splendore di bellezza di Maria arrivi anche alla porta dei più lontani, di coloro che ‘ per vari motivi ‘ recano ferite nella loro esistenza, sono oppressi dalla sfiducia e dallo sconforto, hanno abbandonato la comunità ecclesiale.

    In questo giorno tutti vogliamo sentirci come un’unica famiglia dei figli di Maria, nella preghiera e nella gioia, portando con noi il nostro grazie per la sua potente intercessione, e implorando da lei ancora una volta il suo materno aiuto. Perché, se è vero che Gesù, il Figlio, viene a salvare chi era perduto, viene a cercare la pecorella smarrita, è ugualmente vero che lo fa spesso attraverso la delicatezza del cuore di Maria, la Madre che accoglie, protegge, custodisce, incoraggia ognuno di noi.

3. Donna dal cuore forte, Vergine in eterno dialogo con Dio, a partire dal suo ‘si’ docile e generoso, è lei a presentare a Dio le nostre vite, indicandoci con determinazione e dolcezza che l’unica strada da seguire per dare compimento alla nostra realtà, l’unico motivo di gioia e l’unica fonte di pace vera è Cristo.
    Maria nasce immacolata. In lei è la nostra umanità perfetta, priva di peccato, così come il disegno originario del Padre aveva progettato per tutti gli uomini. Con la luce della sua nascita, con l’aurora della sua venuta nel mondo, Maria ci invita ad andare oltre, a volgere il nostro sguardo verso il miracolo del sole che sorge: Cristo, luce del mondo che si incarna per salvarci e condividere con noi l’umanità fatta di debolezza e di incertezza, ma anche di gioia di vivere e di coraggiosi passi per la realizzazione dei disegni di Dio.
    Maria ci ricorda di aderire con fede a Gesù: ‘Fate tutto quello che egli vi dirà’. Ci raccomanda di amare come il Figlio ha amato, perdonando le offese, riconciliandoci con i fratelli, sopportando e offrendo le croci quotidiane in unione al sacrificio del Golgota, l’unico che ha redento il mondo.

4.La vita santa di Maria illumina la Chiesa‘. L’aurora della salvezza ci fa entrare nell’orizzonte della famiglia che costituiamo: il Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. Ci invita a rinnovare in noi il ‘senso della Chiesa’ che si ritrova nella partecipazione comunitaria alla S. Messa, nell’aiuto fraterno della carità, nella riconciliazione con Dio e con i fratelli, per mezzo della Confessione che rimargina le ferite inferte dal peccato alla Chiesa intera.
    È volontà di Dio, e motivo di felicità per noi tutti, che, sotto lo sguardo materno di Maria, siamo un’unica famiglia di figli accanto al Figlio Gesù che ci ha rendenti. Per questo, insieme alla Vergine Madre, vogliamo esclamare: Grandi cose ha fatto il Signore rendendoci membri della sua Chiesa! A questo grande dono come corrispondere? Amando Dio e amando i fratelli, cementando la comunione, difendendola, custodendo la pace, abbracciando la mitezza nelle parole e nei gesti.
    Niente e nessuno devono poter minacciare l’unità e la concordia fra di noi! L’odio, il risentimento, i rancori, non possono trovar posto né sotto la ‘vara’ della processione, né nelle silenziose profondità del nostro cuore!
    Guardiamo ‘ in sintesi ‘ di rispettare non solo il Santuario fatto di marmi e pietre a cui tutti siamo legati, ma più ancora il santuario di Dio che sono i fratelli che ci circondano, che ogni giorno incontriamo nei comuni passi della vita che siamo chiamati a fare.

5. Di fronte al richiamo così forte della Madre, come si può continuare a rimanere lontani da Dio, dall’ascolto della sua Parola, dalla sua grazia e dalla sua misericordia offerta nei sacramenti? Come si potrà rimanere indifferenti dinanzi all’aurora di bellezza che Dio ha posto come guida e protezione sul nostro cammino?
    La Vergine Santa custodisca tutti i nostri propositi, ci aiuti a purificarci dal peccato e dal vizio, che corrompono l’uomo e ne inquinano l’esistenza, e ci doni di iniziare il nuovo giorno della conversione, illuminati dalla grazia del sole che sorge, il Cristo nostro Salvatore. Amen.